Il Risorgimento ritrovato: il recupero e la trascrizione digitale dei nomi di coloro che fecero la Storia d’Italia. Nessuno di loro mancherà all’appello grazie alla missione affidata agli studenti dei Licei del territorio e aperta a qualsiasi Istituto voglia collaborare. Di cosa si tratta? All’Archivio del Museo del Risorgimento di Milano sono presenti centinaia di registri manoscritti (furono istituiti dalla Società Solferino e San Martino negli anni dell’erezione della Torre di San Martino della Battaglia) che riportano in ordine alfabetico i nomi di quanti parteciparono alle Campagne risorgimentali, dal 23 marzo 1848, data d’inizio della Prima Guerra d’Indipendenza, al 20 settembre 1870, giorno della Presa di Roma con la Breccia di Porta Pia. Divisi per città, circa 640.000 mila nomi: la memoria storica di coloro che combatterono per l’unità d’Italia. Il Risorgimento potrà essere finalmente chiamato per nome. Questi elenchi rappresentano anche i “mattoni” con cui fu edificata la Torre di San Martino della Battaglia, eretta anche grazie ai contributi ed alla sottoscrizione popolare di quelle migliaia di famiglie di Reduci delle Battaglie risorgimentali.

La prima fase del “Progetto Torelli“, così chiamato in memoria del fondatore e primo Presidente della Società Solferino e San Martino, è partita nel mese di novembre 2018. A due classi del Liceo Bagatta di Desenzano del Garda sono state consegnate le prime pagine di questi registri che, per il progetto d’istituto d’alternanza scuola/lavoro, hanno trascritto, mettendo così a disposizione a tutti, in formato digitale, la prima parte di questo ampissimo Archivio che copre le regioni del “Lombardo-Veneto”. A ruota, si sono dedicati alle trascrizioni digitali anche un corposo numero di studenti volontari dell’Istituto Gonzaga di Castiglione delle Stiviere che hanno permesso la trascrizione delle regioni che composero il “Regno di Sardegna”, terminato nell’a.s.2020, per poi passare ai soldati dell’Italia Centrale. In quest’impresa si sono aggiunti nel 2021 anche l’Accademia Belle Arti di Firenze, l’Istituto Maserati di Voghera (PV), il Liceo Medi di Villafranca (VR), il Liceo Pigafetta di Vicenza, l’Università Cattolica di Milano. Tutti gli alunni sono stati seguiti, passo passo, dai rispettivi insegnanti. Si sono aggiunti nel tempo volontari di varie parti d’Italia e Soci della Società Solferino e San Martino. A sostenere il progetto dal punto di vista finanziario, nella fase d’avvio, sono intervenuti i principali Comuni del Territorio che hanno finanziato la campagna fotografica presso l’Archivio del Museo del Risorgimento di Milano ed alcune iniziative didattiche e di sostegno al progetto.

L’obiettivo di ultimare tutti i registri e digitalizzare i nomi dei soldati di tutta Italia è stato raggiunto nel 2021, in anticipo di due anni sulla tabella di marcia. Una vera e propria impresa, ma il motto del Conte Luigi Torelli, colui che per primo sventolò il Tricolore dall’alto del Duomo di Milano durante le Cinque Giornate e che si fece promotore dell’opera di disseppellimento e ricollocazione negli Ossari delle spoglie dei Caduti della Battaglia di Solferino e San Martino era: “Se è impossibile, si farà, se è possibile, è già fatto.”