PROGRAMMA MANIFESTAZIONI 2005

San Martino della Battaglia
domenica 12 giugno _ ore 9
Il Risorgimento passo dopo passo
escursione sui siti della battaglia
su prenotazione

venerdì 24 giugno _ ore 21-24
La lunga veglia
apertura serale del complesso monumentale
con bivacco sotto la luna
ore 23
fuoco dalla torre

sabato 25 giugno _ ore 18
partenza verso Solferino della staffetta
di avvicinamento alla fiaccolata
ore 21-24
La lunga veglia
apertura serale del complesso monumentale
con bivacco sotto la luna

domenica 26 giugno _ ore 9
Il Risorgimento passo dopo passo
escursione sui siti della battaglia
su prenotazione
ore 16
A San Martino!
parole e musiche sotto la torre
rievocazione storica della battaglia
ingresso gratuito

Castiglione delle Stiviere
giovedì 23 giugno
Piazza S.Luigi _ ore 21
benvenuto alle Società di Croce Rossa e
Mezzaluna Rossa straniere

Solferino
giovedì 16 giugno
Sala Civica _ ore 21
Il territorio di Solferino ai tempi della battaglia
nelle immagini di Jean Charles Langlois

domenica 19 giugno
Piazza Castello _ ore 9
4 passi nella storia
inaugurazione percorso storico
escursione su prenotazione

giovedì 23 giugno
Rocca _ ore 21,30
Ricordi del Risorgimento
parole e musiche dentro la Spia d’Italia
ingresso gratuito su prenotazione

venerdì 24 giugno
Piazza Torelli _ ore 10
cerimonia di celebrazione dell’anniversario
della battaglia del 24 giugno 1859
Sala Civica _ ore 15
“Infanzia momento sereno:
per tutti i bambini del mondo?”
Convegno a cura della Croce Rossa
Rocca _ ore 21-24
Una notte al museo
apertura serale
ore 23
fuoco dalla torre

sabato 25 giugno
Memoriale CRI _ ore 19,30
arrivo staffette da San Martino e Rebecco
partenza fiaccolata Croce Rossa verso Castiglione
Rocca _ ore 21-24
Una notte al museo
apertura serale della rocca

Rebecco di Guidizzolo
sabato 25 giugno _ ore 18,30
Il fronte sud
partenza verso Solferino della staffetta
di avvicinamento alla fiaccolata
saluto delle Autorità
ore 21,30
concerto del Corpo Bandistico di Guidizzolo

Le iniziative per la celebrazione del 146° anniversario della battaglia di Solferino e San Martino sono realizzate a cura o con la partecipazione di:
Regione Lombardia
Provincia di Brescia – Ass. Att. Produttive
Amm. Comunale di Desenzano del Garda
Amm. Comunale di Guidizzolo
Amm. Comunale di Solferino
Ass. Amici di Rebecco – Guidizzolo
Ass. Arti.Co. – Castiglione d/Siviere
VI Btg. Feldjaeger – Nacmod – Rep.Ceca
IV Rgt. Artiglieria – Josefov – Rep.Ceca
Carosello Storico Tre Leoni – Somma Lombardo
Circolo Culturale Monte Alto – Solferino
Croce Rossa Italiana – Del. Storica di Solferino
Museo Internazionale C.R.I. – Castiglione d/St.

Società Solferino e San Martino
tel. 030 9910370

Ricordi del Risorgimento

Nella serata di giovedì 23 giugno, la Società Solferino e San Martino, nell’ambito delle manifestazioni organizzate per la celebrazione del 146° anniversario della Battaglia di San Martino e Solferino, ha promosso e organizzato l’evento “Ricordi del Risorgimento”.

Nella suggestiva cornice della Rocca di Solferino – la “Spia d’Italia” -, parole e musiche si sono mescolate per ricreare l’atmosfera e le emozioni del periodo risorgimentale. Roberta Boncompagni e Patrizia Gallucci, studentesse dell’Istituto Statale d’Arte di Guidizzolo già più volte impegnate in progetti teatrali, hanno letto e interpretato alcuni brani tratti da importanti testi del periodo risorgimentale, accompagnate dalle musiche ad arpa suonate da Cristina Ghidotti. Ha aperto la serata il Presidente della Società Solferino e San Martino, dott. Fausto Fondrieschi, che ha accolto i presenti e ha illustrato il significato e il valore dell’iniziativa, occasione preziosa per mantenere vivo il ricordo di un periodo così sofferto e cruciale nel formarsi della coscienza civile italiana.

Dopo la presentazione è iniziato lo spettacolo, curato da Francesca Quiri, Silvia Fondrieschi e Francesca Cagnoni. Si è cominciato con uno stralcio dalle “Confessioni di un italiano” di Ippolito Nievo, romanzo cardine della letteratura italiana, che ripercorre la biografia di Carlo Altoviti, nella quale si riflettono gli eventi di quegli anni che videro il ridestarsi dell’Italia e la nascita di una nuova coscienza nazionale. È seguita la lettura di alcune pagine da “Ricordo di Solferino” di Henry Dunant, un testo ben noto ai Solferinesi, che ritrovano nel racconto dell’ideatore della Croce Rossa, le sofferenze vissute dagli abitanti del territorio nei giorni successivi la Battaglia ma anche la profonda umanità di quelle genti. Infine, si è concluso con un testo meno noto ma altrettanto intenso e vibrante, le “Notarelle d’uno dei Mille” di Cesare Abba, valoroso combattente e scrittore che merita attenzione per la semplicità e la schiettezza con le quali ha celebrato le gesta garibaldine. A conclusione delle letture, dopo un ultimo pezzo musicale suonato da Cristina Ghidotti, i presenti hanno avuto l’occasione di visitare anche la Sala dei Sovrani in cima alla Rocca, dove è stato allestito un piccolo rinfresco e successivamente di assaporare la brezza serale dalla terrazza panoramica. La serata limpida, le luci delle fiaccole lungo i sentieri, i figuranti in costume all’ingresso della Rocca, hanno contribuito a creare una cornice suggestiva e “magica”.

Per non dimenticare
Proseguendo nell’iniziativa già attuata in giugno all’interno della rocca, la Società Solferino e San Martino, fedele agli scopi per cui è sorta oltre un secolo fa, ha organizzato domenica 11 settembre, alle 21 davanti alla Chiesa Ossario di Solferino e ad un numeroso pubblico, una serata dal titolo “Per non dimenticare” con un concerto della Corale Polifonica “Ars Nova” di Carpenedolo (BS). L’intento è stato quello di ricordare le vittime della tragedia dell’11 settembre, che tanto ha sconvolto il mondo per l’odio e la barbarie con cui è stata portata a termine. Averlo fatto davanti all’Ossario di Solferino, ove sono custodite le spoglie mortali di migliaia di soldati che in questo posto, quel 24 giugno di 146 anni fa, persero la vita, ha assunto un significato particolare.
Pur nella differenza tra loro, i due eventi hanno un unico denominatore: l’uomo che uccide l’uomo. Un messaggio ben diverso da quello ispirato dal grido “Tutti fratelli” con cui le donne del posto soccorrevano i feriti di ogni nazionalità e credo all’indomani del conflitto di Solferino.

La Corale “Ars Nova”, diretta dal Maestro Mario Tononi, ha eseguito un insieme di brani comprendenti opere di Mozart e Bach, ma anche di Verdi e Mendelsshon, intervallati dalla ferma voce di Ilaria Feole, che ha letto alcune poesie e brani di autori contemporanei, tra i quali il poeta Mario Luzi, Giuseppe Ungaretti, il nobel Wislawa Szymborska. Le note del Nabucco sono così volate tra i resti dei soldati della battaglia di Solferino, accompagnate dalla ferma condanna alla strage dell’11 settembre di quattro anni fa espressa nelle poesie del poeta Luzi.
L’evento, è stato organizzato grazie al sostegno del Sistema dei Musei e dei Beni Culturali Mantovani ed alla collaborazione con l’associazione Ar.ti.co Artisti in Concerto di Castiglione. E’ stata un’ulteriore occasione per stare insieme ascoltando buona musica e buone parole ed onorando, senza retorica, i morti di tutte le battaglie e le vittime del terrorismo. Oltre a far rivivere dei monumenti che tutti abbiamo nel nostro cuore, collegati per l’occasione da un filo rosso, idea questa dell’architetto Emanuele Morandi, significativo della storia passata.

Svelamento busto di Mazzini
Domenica 6 novembre, in occasione della festa nazionale delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia, la Società Solferino e San Martino, ha onorato Giuseppe Mazzini, nell’anno del bicentenario della sua nascita, con lo svelamento di un busto bronzeo, a lui dedicato, all’interno della Torre di San Martino. Un atto, secondo l’intento della Società, custode dei monumenti delle omonime località, che vuole essere altamente simbolico, ma anche riparatorio; il busto del grande Genovese, opera dello scultore bergamasco Pier Antonio Cavagna e dono del Comune di Desenzano, è stato infatti posto tra i Padri della Patria: Cavour, Garibaldi, Vittorio Emanuele ed ora, finalmente, anche Mazzini. – “Ognuno di loro rappresenta una componente del grande moto nazionale che chiamiamo Risorgimento: la diplomazia, le armi, il popolo: di quest’ultimo, fu voce e coscienza il Mazzini. Il suo apporto – sostiene il presidente della Società Solferino e San Martino, dott. Fausto Fondrieschi – è il più difficile da valutare perché agiva sulla mente degli uomini piuttosto che attraverso l’attività diplomatica o le conquiste militari.